1. PIRANDELLO
    schema riassuntivo

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    PIRANDELLO

    · La vita è un involontario soggiorno sulla terra\ un’enorme pupazzata\io scrivo e studio per dimenticare me stesso-per distormi dalla disperazione
    · VITA vs FORMAàla vita è un flusso spontaneo che le convenzioni sociali\ le circostanze ci obbligano a bloccare in “forme” fittizieài nostri ruoli nella società, l’immagine che gli altri hanno di noi, quella che noi facciamo apparire ecc
    · MASCHERE
    · NON POSSIAMO CONOSCERE Né LA VERITà DI NOI STESSI Né QUELLA DEL MONDO ESTERNO
    · COMICO vs UMORISTICOàla comicità si esaurisce nella risata mentre l’umorismo prevede una riflessione successiva che porta alla percezione del SENTIMENTO DEL CONTRARIO che termina con un sentimento di pietà.

    NARRATIVA:
    · Novelle per un anno(1922)
    -influenza di Verga
    -situazioni verosimili e casi limite
    --"La carriola"
    --"Quando si è capito il giuoco"
    -Memmo Viola tradito dalla moglie Cristina con l’amico Gigi Venanzi ha però capito il giuoco(soffocate le passioni che producono sofferenze si è estraniato dalla vita e la guarda dall’esterno)
    -viene sfidato a duello ma alla fine manda l’amante a combattere
    · L’esclusa
    · Il fu Mattia Pascal
    -legge sul giornale della sua morte e sfrutta la situazione
    -va a Roma (Adriano Meis), si vuole sposare ma non ha i documenti
    -inscena un secondo suicidio e torna a casa ma la moglie si è risposata
    -rimane solo e passa il tempo in una polverosa biblioteca
    · I vecchi e i giovani (cfr Viceré De Roberto)
    · I quaderni di Serafino Gubbio operatore\ Si gira
    -un operatore cinematografico finisce per diventare una appendice impotente della cinepresa
    · Uno, nessuno e centomila
    -Vitangelo Moscarda capisce di non essere uno ma centomila e quindi nessunoàfinirà in un ospizio

    TEATRO:
    · Maschere nude
    · Pensaci Giacomino
    · Patente
    · Così è (se vi pare)
    -la sign. Frola parla con la figlia solo attraverso dei bigliettini
    -secondo lei ciò avviene per la gelosia del genero
    -secondo il signor Ponza (marito) perché sua moglie non è la figlia della signora ma la sua seconda moglie, lui tenta attraverso i bigliettini di far credere ancora viva alla suocera la sua prima moglie\figlia essendo Frola impazzita
    · Il piacere dell’onestà
    · Il giuoco delle parti
    · Tutto per bene
    · Enrico IV
    -a carnevale il protag. cade da cavallo, batte la testa e inizia a credersi Enrico IV
    -la moglie Matilde lo tradisce con Belcredi
    -passano 20 anni e provano una nuova cura: vestono la figlia di M. (Frida) come la madre da giovane
    -si scopre che Enrico non è pazzo, si ricorda che B. ha causato la sua caduta da cavallo e lo uccide
    -ora dovrà per sempre fingersi pazzo

    TEATRO NEL TEATRO:
    · Sei personaggi in cerca di autore
    -degli attori provano una commedia di Pirandello (Il giuco delle parti)
    -6 personaggi inventati da un autore arrivano e vogliono che venga recitato il loro dramma
    -padre...

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    Last Post by Steviethebest il 14 May 2012
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  2. SVEVO
    schema riassuntivo

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    SVEVO
    · UNA VITA (1892)
    -Alfonso Nitti
    -impiegato di banca
    -relazione con la figlia del capo (Annetta)
    -la lascia, lei si sposa e lui tenta di scrivere un libro
    -la vuole incontrare per chiarire, il fratello lo sfida a duello, A. pensa che Annetta voglia la sua morte e si suicida
    · SENILITA’ (1898)
    -Emilio Brentani
    -giovane ma vecchio dentro, inetto
    -relazione con Angiolina che lo tradisce
    -chiede aiuto a Stefano Balli (scultore) ma sia A. che la sorella(Amalia) si innamorano di lui
    -la sorella inizia a drogarsi e muore
    -Alfonso idealizza nei ricordi Angiolina
    · LA COSCIENZA DI ZENO (1923)
    -Zeno
    -Preamobolo: dottor S. pubblica i ricordi di Zeno perché questo ha smesso di andare alle sedute di psicoanalisi
    -Il fumo
    -La morte del padreàprima di morire il padre gli tira uno schiaffo
    -La moglie e l’amanteàtradisce la moglie pur continuando ad amarla\ la salute della moglie Augusta è “atroce”
    -Storia di un’associazione commerciale
    -Psico-analisiàdopo un anno si sente guarito e ripudia la terapia\ la malattia è una condizione comune a tutti gli uomini\ la vita stessa è una “malattia mortale”\ un giorno un uomo più malato degli altri ruberà un esplosivo potentissimo e farà saltare tutto il mondo

    · Le novelle:
    - La madre:
    -un pulcino (Curra) che vive in un pollaio scappa per conoscere la madre
    -la trova ma non riceve da lei affetto come si aspettava
    -non c’è nessuna morale edificante, nessuna spiegazione univoca della novella
    -messo in discussione il concetto stereotipato della maternità
    Last Post by Steviethebest il 13 May 2012
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  3. D'ANNUNZIO
    schema riassuntivo

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    D’ANNUNZIO
    1. TERRA VERGINE
    2. NOVELLE DELLA PESCARA (veglia funebre)àverismo
    3. IL PIACERE
    4. GIOVANNI EPISCOPO
    5. L’INNOCENTE
    6. TRIONFO DELLA MORTE
    7. LE VERGINI DELLE ROCCE
    8. IL FUOCO
    9. FORSE CHE Sì FORSE CHE NO


    POESIA
    § 1882, Canto novo
    § 1883, Intermezzo di rime
    § 1886, Isaotta Guttadàuro ed altre poesie
    § 1889, L’Isotteo-La Chimera
    § 1892, Elegie romane
    § 1893, Poema paradisiaco
    § 1903, Maia (poesia) (Laudi del cielo, del mare, della terra e degli eroi)
    § -”L’incontro di Ulisse”
    § 1903, Elettra (Laudi venuti dal cielo, dal mare, dalla terra e dagli eroi)
    § 1903, Alcyone (Laudi del cielo, del mare, della terra e degli eroi)
    § -”La sera fiesolana” (laudata sii)
    § -”La pioggia nel pineto” (metamorfosi dei due amanti\ Ermione)
    § -”Le stirpi canore”(la parola poetica condensa in sé molti significati\ descritta con gli elementi della natura\cfr simbolisti francesi)
    § - “Meriggio” (simbiosi con la vita=metamorfosi del poeta\ ricerca dell’ispirazione)
    -”I pastori”(origini abruzzesi\”ah perché non son io co’ miei pastori?”)


    -“Notturno” (anticipa il frammentismo vociano)
    -“Il discorso della siepe” –proprietà privata

    · io sono un animale di lusso e il superfluo m’è necessario come il respiro
    · la fortuna d’Italia è inseparabile dalle sorti della Bellezza, cui ella è madre nei secoli dei secoli plasticatrice
    · come uomo d’intelletto vado verso la vita(sinistra)
    · contro la “vittoria mutilata”-conquista di Fiume (Giolitti lo scaccia)
    · superuomoàsceglie la solitudine in nome del disprezzo per la gente comune, del rifiuto per una vita mediocre, di una superba affermazione di sé (cfr Ulisse “L’incontro di Ulisse”\Maia)
    · fare della vita un’opera d’arte
    · poetica della parola come fine in sé
    Last Post by Steviethebest il 13 May 2012
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  4. VERGA
    riassunto

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    VERGA
    DOCUMENTI:
    --”Fantasticheria”(novella) IDEALE DELL’OSTRICA
    Il concetto dell'ostrica si basa sulla convinzione che per coloro che appartengono alla fascia dei deboli è necessario rimanere legati ai valori della famiglia, al lavoro, alle tradizioni ataviche, per evitare che il mondo, cioè il "pesce vorace", li divori.
    Il problema nasce quando cominciano a provare il desiderio del cambiamento, il desiderio di migliorare, di progredire.
    Come l’ostrica che vive sicura finché resta avvinghiata allo scoglio dov’è nata, così l’uomo di Verga vive sicuro finché non comincia ad avere smanie di miglioramento.
    “... mi è parso ora di leggere una fatale necessità nelle tenaci affezioni dei deboli, nell'istinto che hanno i piccoli di stringersi fra loro per resistere alle tempeste della vita, e ho cercato di decifrare il dramma modesto e ignoto che deve aver sgominati gli attori plebei che conoscemmo insieme. Allorquando uno di quei piccoli, o più debole, o più incauto, o più egoista degli altri, volle staccarsi dai suoi per vaghezza dell'ignoto, o per brama di meglio, o per curiosità di conoscere il mondo; il mondo, da pesce vorace com'è, se lo ingoiò, e i suoi più prossimi con lui. - E sotto questo aspetto vedrete che il dramma non manca d'interesse. Per le ostriche l'argomento più interessante deve esser quello che tratta delle insidie del gambero, o del coltello del palombaro che le stacca dallo scoglio”[2]
    Ed ancora nella prefazione ai Malavoglia, Verga afferma chiaramente questo concetto chiarendo, inoltre, che ritornerà a parlare della gente del bel mondo e dei salotti perché la sua ideologia non privilegia una classe sociale piuttosto che un’altra.

    --Prefazione “Amante di Gramigna”\ “Lettera a Salvatore Farina”
    Nell'ambito delle poetiche del vero la posizione di Verga è quella della necessità di usare la tecnica dell'impersonalità, lasciare cioè che sia "il fatto nudo e schietto" e non le valutazioni dell'autore, il centro della narrazione, come egli stesso scrive nella premessa alla novella L'amante di Gramigna.
    -l’opera sembrerà essersi fatta da sé
    -non si dovrà vedere il Fiat Creatore

    --Prefazione “Malavoglia” (1881)
    -presentazione del CICLO DEI VINTI:
    1. MALAVOGLIA (Famiglia Toscaniàpescatori)à tecnica del discorso indiretto libero
    2. MASTRO DON GESUALDO (manovale arricchito)
    3. LA DUCHESSA DI LEYRA (figlia di Don Gesualdo sposata con un aristocratico)
    4. L’ONOREVOLE SCIPIONI
    5. L’UOMO DI LUSSO (artista)
    -DETERMINISMO POSITIVO
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    · VITA DEI CAMPI(1880) -personaggi precisi
    -Fantasticheria
    -Rosso Malpelo (tecnica della regressione)à Mastro Miscu(padre)-cava di sabbia-Ranocchio
    -Cavalleria Rusticana- Lola-compare Turiddu-Alfio il carrettiere
    · NOVELLE RUSTICANE(1883) -situazioni collettive\generali
    -Libertàà insurrezione contadini a Bronte (1860...

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    Last Post by Steviethebest il 11 May 2012
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  5. La libertà per Dante

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    CULTURA
    By Steviethebest il 11 May 2012
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    La visione dantesca della libertà rispecchia indubbiamente gli insegnamenti della dottrina cristiana: Dio ha creato l’uomo libero di scegliere tanto il bene quanto il male. L’amore di Dio è così illimitato e gratuito da arrivare a dare all’umanità il dono più grande che possa essere pensato: il libero arbitrio. “Or ti piaccia gradir la sua venuta:\libertà va cercando, ch’è si cara,\ come da chi per lei vita rifiuta”(Purg. I, 70-72) afferma Virgilio rivolgendosi a Catone Uticense, custode del Purgatorio. La scelta di un pagano suicida per tale ruolo è risultata per molti critici sorprendente. Secondo Auerbach, la spiegazione di tale decisione si può ritrovare nelle stesse parole di Virgilio. Catone, che rinunciò alla vita per difendere la sua libertà politica minacciata da Cesare, diviene “figura impleta” nel Purgatorio. Ovvero viene riconosciuto da Dante come simbolo della libertà cristiana: la libertà eterna dei figli di Dio.
    Sarà proprio questa libertà che Dante cercherà nel suo viaggio attraverso Inferno, Purgatorio e Paradiso. “[…] Libero, dritto e sano è tuo arbitrio” (Purg. XXVII, 140) gli dirà in seguito Virgilio. Dante otterrà infatti la libertà di scegliere il bene dopo aver conosciuto il male che regna nell’Inferno e nel Purgatorio. Il suo arbitrio sarà retto perché “non torcerà dalla vera via e sano perché non oppresso da alcuna non onesta cupidità” (Landino).
    La libertà di cui parla la Divina Commedia è, di fatti, data dalla liberazione dal peccato che rende l’uomo servo: “Tu m'hai di servo tratto a libertate\ per tutte quelle vie, per tutt'i modi\ che di ciò fare avei la potestate.\ La tua magnificenza in me custodi,\ sí che l'anima mia, che fatt'hai sana,\ piacente a te dal corpo si disnodi" (Parad. XXXI, 85-90). In questi versi Dante, ormai giunto al termine del suo viaggio, ringrazia Beatrice che gli ha concesso la possibilità di compiere il suo “pellegrinaggio di purificazione” attraverso i tre regni e di liberarsi dallo stato di “schiavitù” in cui si trovava.
    Ritengo che la libertà dei figli di Dio, ovvero la libertà della scelta del bene e del male, sia per l’uomo non solo il più grande dono che ha ricevuto ma anche la sua più grande pena. Secondo Kierkegaard l’angoscia del vivere umano non è altro che la “vertigine della libertà”. Questo filosofo parla infatti della “pena della scelta” che l’uomo subisce e che può vincere solo abbracciando il Cristo e superando “lo scandalo della croce”. Il vero problema che l’umanità si trova ad affrontare è, a mio parere, non solo la difficoltà della scelta ma anche la sua incapacità di compiere il bene se non per grazia divina. Sant’Agostino nella disputa contro Pelagio sostiene infatti che l’uomo è interiormente portato a compiere il male a causa della corruzione del peccato originale. Con ciò non intendo giustificare i comportamenti errati che assume l’uomo ma solo sottolineare la centralità che l’amore e la grazia divina assumono ...

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    Last Post by Mariangela Irpinio il 27 April 2017
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  6. Elezioni amministrative 2012 Pistoia

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    POLITICA
    By Steviethebest il 5 May 2012
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    Votare é un diritto ma anche un dovere! Siamo troppi noi giovani che non andiamo a votare! Non bisogna aver paura di non averci capito nulla o di non esserci interessati molto a questo argomento! È normale però questa domenica e questo lunedì siamo chiamati a dire la nostra e non possiamo lasciare che siano gli altri a decidere per noi! Vogliamo essere trattati da adulti e poi ci comportiamo da bambini?
    Invito tutti i ragazzi come me a dedicare un quarto d'ora del loro tempo per guardare su internet su facebook su youtube come funzionano queste elezioni e chi sono i candidati!
    Personalmente spero che non vada di moda il celeste a Pistoia! Quando voterò sarò molto filosofa! E come dice il detto:"a buon intenditor poche parole!"

    Edited by Steviethebest - 11/5/2012, 19:14
    Last Post by Steviethebest il 5 May 2012
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  7. Elezioni a Pistoia

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    POLITICA
    By Steviethebest il 11 April 2012
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    Spero sinceramente che i pistoiesi il 6 e 7 maggio 2012 non si lascino influenzare dai bei discorsi di qualche politico! Vi vorrei ricordare che i programmi politici dei candidati sono solo un mucchio di promesse che una volta eletti non sono assolutanente obbligati a rispettare!!
    Vi vorrei far riflettere su un punto: un candidato che ha i soldi per apparire e farsi pubblicità su Tvl ogni due minuti pensate veramente che voglia fare l'interesse dei più poveri, dei precari, dei disoccupati, degli immigrati??
    Qualche canditato sottilinea il fatto che si vota soprattutto la persona più che il partito. Ora non prendiamoci in giro! Ci prendono tutti per scemi? Se ha scelto un determinato partito al posto di un altro un motivo ci sarà non credete??
    E poi se fa parte di un partito fondato da un disonesto non so a voi ma a me resta parecchio difficile credere alla sua onestà!
    C'è chi fa troppo il filosofo è vero! Ma c'è anche chi fa troppo il ladro e l'imbroglione...come la mettiamo? Chi preferite voi?
    S.

    Edited by Steviethebest - 11/5/2012, 19:14
    Last Post by Steviethebest il 11 April 2012
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  8. UN TRENO PER VOLARE
    TESTO n°1:Malattie Mentali

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    CULTURA
    By Steviethebest il 3 June 2011
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    «Corre il treno del mio lungo viaggio,
    adesso ha come fretta di arrivare,
    di scaricarmi all’ultima stazione.
    Vorrei che rallentasse un po’ il suo passo
    per soffermar lo sguardo tutt’intorno,
    per affacciarmi e respirar la vita
    e captare sorrisi, e ricambiarli,
    per riempir le mani di qualcosa [...]»
    (”Sul treno della vita.” Ignazio Amico)
    “Sei il mio vuoto incolmabile,
    il compagno del viaggio della mia vita.
    Non lasciarmi mai,
    passa come le ore, ma
    aspetta che io ti raggiunga.
    Solo così girerai in eterno
    da un posto all’altro,
    conoscerai tanti,
    ma spero che sarai un po’ più mio.
    Lascia che ti guidi ancora,
    lascia che sia io.
    Qual è la prossima fermata?”
    Mi piace ricordare come correvamo insieme: una cosa sola. Ci capivamo subito. Un tocco bastava e avrei passato la vita a guardare quelle due linee quasi infinite. Come si guardavano senza potersi toccare.
    Fantasticando ho sognato il loro amore inesauribile e il destino che si prendeva beffa di loro. Un’infinità di sbarre che le dividevano.
    Crudelmente volevo che restasse tutto così perché solo in questo modo avremmo continuato a viaggiare insieme.
    Credevo che potesse essere per sempre, il mio presente, il mio passato e il mio futuro.
    Non sento molto ora, ma ho ancora sulla pelle il tuo profumo. Lo percepisco poco e ho paura che un giorno anche quello mi abbandoni.
    Fermati ti prego, lascia che io ti guardi ancora, che non dimentichi le giornate passate assieme, le notti quando tutto taceva e solo noi eravamo svegli.
    Io ti ascoltavo sai? L’ho sempre fatto. Per qualcuno sei fastidioso ma non per me. Era un dolce suono il tuo, che mi cullava quando piangevo e mi sorrideva nei giorni bui.
    Sai, l’altra notte ti ho sognato, non era il solito sogno, ho pensato di poter raggiungere il paradiso con te. Attraverso un ponte di nuvole, su per il cielo, felici insieme.
    Da quando non ci sei più, tutto è cambiato. Ora corrono più veloci, pensano solo all’arrivo. Siamo vecchi caro mio. Ci hanno sostituiti, chissà se li manchiamo
    Sei la nostalgia di molti e non credere che io sia più innamorato di te di altri. Io però ho avuto la fortuna di averti avuto per tanti anni che mi erano sembrati più lunghi.
    Non ti dimenticherò vero? Non lascerai che io lo faccia. Fischia ti prego, fischia un’ultima volta come facevi quando eravamo giovani, così che mi senta vivo.
    Taccio in questa stanza dove tutto è grigio e bianco, aspetto di sentirti passare.
    Dicono che non sono più a casa mia e che qui da me tu non verrai, ma so che mentono.
    Ti cercherò nei sogni e quando la notte arriverà il mio urlo si unirà al tuo! Perché siamo fatti l’uno per l’altro e nessuno ci dividerà
    Ho una poesia per te, ogni tanto la ripeto guardando fuori. È una delle tante imparate dai banchi di scuola, ma è così vera, così tua.
    «[...] Non era l’andar suo cosa mortale,
    ma di angelica forma; e le parole
    suonavano altro che pur voce umana....

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    Last Post by Steviethebest il 3 June 2011
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  9. MALATTIE MENTALI

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    CULTURA
    By Steviethebest il 3 June 2011
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    Vorrei proporre ai miei lettori, anche se sono veramente pochi per adesso, un tema da affrontare e magari commentare insieme(non aspetto altro!!). Si tratta delle malattie mentali. Penso che sia un argomento poco trattato, concedetemi di definirlo quasi un tabù. Perchè diciamoci la verità le malattie mentali ci fanno paura. Quello che temiamo è che non abbiamo mai sotto controllo la situazione quando siamo a contatto con una persona con queste problematiche. Forse non l'avete mai notato ma durante la nostra giornata noi agiamo sempre calcolando in anticipo la cosa che farà l'altra persona. Ad esempio se chiamiamo qualcuno lo facciamo perchè ci aspettiamo che questo si giri e ci risponda. Con un soggetto malato, perchè purtroppo è l'unico termine che posso usare, non possiamo aspettarci nulla di certo. E' questo quello che ci spaventa ma in realtà tutto ciò non è altro che un'idea che noi ci siamo fatti perchè consideriamo un comportamento normale quello che assumono la maggior parte delle persone....in realtà niente e nessuno si può realmente definire normale o anormale...ma tratterò in seguito questo argomento. Quello che ora voglio dire è solo questo: la malattia mentale è una malattia che non ha cura è vero ma i malati sono persone come voi, come noi e meritano di essere trattati nello stesso modo, anzi forse con un occhio di riguardo perchè rispetto ad altri hanno più bisogno di noi.
    Vi voglio dunque proporre alcuni testi che ho scritto negli ultimi anni perchè penso che vi possano anzi ci possano essere utili per riflettere su questi temi.
    Molti di questi sono storie e sono raccontate con gli occhi di un malato perchè credo che seguire come la mente può giocarci degli scherzi a nostra COMPLETA INSAPUTA sia indispensabile per comprendere la loro situazione, infatti la maggior parte dei malati non si rende conto di esserlo, perchè crede che la sua realtà sia quella di tutti....detto questo vi auguro buona lettura.....ciaooo

    Edited by Steviethebest - 11/5/2012, 19:15
    Last Post by Steviethebest il 3 June 2011
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  10. IL COSMO DANTESCO-MANZONIANO, ORDINATO ALLA VITA, ETERNAMENTE FELICE IN DIO, COZZA CONTRO L’UNIVERSO
    quale delle due visioni ti sembra più vicina alla tua esperienza personale?

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    CULTURA
    By Steviethebest il 3 June 2011
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    L’uomo davanti all’Universo, da sempre, ha provato un sentimento di sgomento rendendosi conto di non essere nient’altro se non un piccolo punto in un contesto infinito. Il progresso scientifico ha ulteriormente dimostrato quanto il cosmo possa essere infinito e quanto gli esseri umani siano finiti, sia per dimensioni che per capacità di pensiero. L’Umanità è stata inserita in un universo infinito ma non le è stata data la possibilità di comprenderlo del tutto. L’uomo, che dalla natura è spinto a desiderare senza limiti, da questa stessa è costretto a non poter mai appagare le sue aspirazioni. Leopardi, osservando la realtà con l’unico strumento di cui è dotato, la ragione, non può fare altro che definire il cosmo “cieco e ostile”. L’uomo infatti si sente solo, impotente e tradito da quella natura che prima “promette” e poi “inganna i suoi figli”.
    Per Leopardi è dunque inconcepibile quell’ordine del cosmo di cui parlano Dante e Manzoni poiché la mente umana non può arrivare a comprendere un ordine in uno spazio infinito(per secoli i filosofi, infatti, hanno identificato la perfezione nelle forme finite).
    Ciò che invece porta gli altri due autori ad intuire quest’ordine nell’universo non è la mancanza di “disincanto”, bensì la loro capacità, come scrive Marcel Proust, “di indagare il mondo con occhi nuovi”, con quelli della fede. Un credente davanti all’universo non si può sentire perso perché, in quell’immensità, non può fare altro che trovare Dio. Pascal, fisico e filosofo del ‘600, afferma infatti che l’universo mostra all’uomo con che profonda sapienza Dio ha progettato e creato tutto.
    Personalmente, condivido l’idea di Manzoni e di Alighieri perché, guardando anche solamente il cielo mi accorgo che il mio sguardo si perde in una tale profondità e che finisco spesso per cercare dei limiti. L’orizzonte è una linea che serve solamente ad appagare questo mio desiderio di limitatezza ma che, di per sé, non esiste. Tutto ciò mi risulta razionalmente inaccettabile e mi spinge a chiedere come possa l’uomo dipendere solo da se stesso se è inserito in una realtà che non riesce del tutto a controllare.
    L’ordine del cosmo non è così facile da cogliere ma, è certo però che, negli anni, la scienza sia riuscita a studiare gli esseri viventi e non viventi sempre più nel dettaglio, scoprendo che sono, questi stessi, dei microcosmi. Concordo con i filosofi che ritengono l’uomo un mondo organizzato in sé, specchio dell’universo fisico, ovvero, del macrocosmo.
    Molti fisici, studiando quest’ultimo, affermano che non possa essere stato creato dal caos, incapace di generare ordine, ma che ogni fenomeno naturale sia riconducibile a leggi fisiche ben organizzate che, a loro volta, possono essere sintetizzate in pochi principi fondamentali estremamente sintetici. Da ciò si desume che solo una “mente” dotata di pensiero infinito ed assoluto possa essere stata artefice di un progetto così perfetto e, tuttora, incomprensibile alla logica umana.
    L’uomo, s...

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    Last Post by Steviethebest il 3 June 2011
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